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Galleria ufficiale IPFA al secondo piano del Centre Cívic Pati Llimona, a Barcellona, Spagna. Dedicato alla fotografia, promuove lo scambio internazionale di mostre, la sostenibilità e la cooperazione tra festival, facilitando la circolazione delle opere e la visibilità degli artisti.

Mostra attuale

dal 18 settembre al 25 ottobre

Prospettive che Trascendono:
Risonanze Visive dall'Albania

Partecipanti dell’International Fokus Award Albania

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Fokus - Alice Campo - Resilienza

© Alice Campo

La presente esposizione riunisce una selezione accurata di fotografie premiate durante le ultime edizioni del FOKUS International Photography Award, organizzato ogni anno in Albania. Questa mostra collettiva, presentata per la prima volta a Barcellona, fa parte di un’iniziativa congiunta promossa dall’International Photography Festival Association (IPFA), con l’obiettivo di valorizzare e diffondere il lavoro dei festival fotografici più rilevanti a livello internazionale. 

Fin dalla sua nascita nel 2006, fondata dalla passione e dall’amore per la fotografia e dalla ricerca dei suoi veri valori, FOKUS si è evoluto fino a diventare una piattaforma fondamentale per la fotografia artistica, non solo nei Balcani ma anche nel panorama globale. Con un’attenzione particolare ai valori dell’arte fotografica e al contributo di diverse scuole internazionali, il festival promuove la crescita qualitativa, lo spirito competitivo e il dialogo creativo attorno all’immagine. Nel corso degli anni, FOKUS ha esposto il lavoro di fotografi provenienti da tutto il mondo, le cui immagini affrontano una vasta gamma di temi: dall’intimità del quotidiano alle questioni sociali e culturali contemporanee. Questa mostra non celebra solo il talento degli artisti premiati, ma invita anche il pubblico a riflettere sul potere della fotografia come linguaggio universale. 

Con questa esposizione, inauguriamo la sala Golfes, uno spazio creato da IPFA affinché tutti i festival del mondo possano portare gratuitamente a Barcellona le loro migliori mostre.

​Artists: Agnesa Çavolli (North Macedonia), Alberto Cicchini (Italy), Alice Campo (Italy), Ali Sabih Kadhim (Iraq), Daniela Vuksani (Albania), Dea Shubleka (Albania), Diana Pankova (Belarus), Eliza Hoxha (Kosovo), Elisabetta Gatti Biggì (Italy), Enrica Ridolfi (Italy), Farida Helaly (Egypt), Griselda Kula (Albania), Letizia Di Candia (Italy), Luigi Corbetta (Italy), Maja Stosic (Serbia), Majid Hojati (Iran), Maria Cristina Bottoni (Italy), Mario Vitolo (Italy), Mohamed El Kashef (Egypt), Mohamed Sabry (Egypt), Nake Batev (North Macedonia), Noemi Morelli (Italy), Ognjen Karabegović (Croatia), Olga Karlovac (Croatia), Olga Orlova (Ukraine), Patrizia Mori (Italy), Pranab Basak (India), Robbie Mcintosh (Italy), Rozafa Shpuza (Albania), Sertaç Kayar (Turkey), Si Thu Ye Myint (Myanmar), Stepan Kucheriavyy (Ukraine), Thit Sar (Myanmar), Uran Krasniqi (Kosovo) and Valjeta Zuka Sylejmani (Kosovo).

Scopri l’Espai Golfes

Il nome Golfes si riferisce allo spazio sotto il tetto di un edificio, spesso pieno di ricordi e tesori nascosti. Simboleggia perfettamente la nostra intenzione: un luogo dove dare vita, visibilità e nuova circolazione a proposte artistiche di grande valore. Questo spazio nasce con l’obiettivo di favorire lo scambio di mostre tra diversi festival fotografici, sia locali che internazionali, e di promuovere la circolazione globale delle esposizioni. L’iniziativa mira a internazionalizzare il percorso dei fotografi, ampliare il loro pubblico e creare una rete comunitaria tra festival, generando uno spazio di sostegno reciproco che favorisca lo sviluppo del settore. Inoltre, crediamo fermamente nella sostenibilità ecologica ed economica nella produzione e nella circolazione delle mostre, promuovendo l’uso responsabile dei materiali e la mobilità consapevole delle opere. Golfes vuole diventare un modello che integri creatività, cooperazione inclusiva e responsabilità ambientale all’interno del mondo della fotografia.

Planimetria

Mettiamo a disposizione la pianta dello spazio per consentire una visualizzazione della distribuzione e delle potenzialità dell’ambiente. Questa pianta offre una guida completa all’organizzazione del luogo: le aree destinate alle esposizioni fotografiche e le zone di circolazione del pubblico, consentendo di adattare lo spazio a diverse proposte curatoriali. La condivisione della pianta ha l’obiettivo non solo di ottimizzare l’allestimento delle future mostre, ma anche di ispirare artisti, curatori e festival a immaginare nuove modalità di abitare e trasformare lo spazio, generando esperienze uniche d’incontro tra la fotografia e il suo pubblico. Golfes è concepito come uno spazio flessibile, dinamico e aperto alla creatività collettiva.

Les Golfes

INAUGURAZIONE: 6 novembre 2025, 19h.

Imilla

Biennale della Fotografia Femminile

Prossime mostre

Luisa Dorr - Imilla

Le polleras boliviane, gonne ingombranti comunemente associate alle donne indigene degli altipiani, sono state per decenni un simbolo di unicità ma anche oggetto di discriminazione. Ora una nuova generazione di donne che praticano lo skateboard a Cochabamba le indossa come un emblema di resistenza. Se l’indumento fu inizialmente imposto dai colonizzatori spagnoli alla popolazione nativa, nel corso dei secoli si è integrato nell’identità locale, come simbolo ambivalente di autenticità e stigmatizzazione. Riscoprire le polleras negli armadi di zie e nonne è sembrata la scelta più ovvia per Dani Santiváñez, una giovane skater boliviana che – nel desiderio di recuperare le sue radici – ha creato nel 2019 “ImillaSkate”. Imilla significa giovane ragazza in aymara e quechua: le due lingue più parlate in Bolivia, un paese in cui più della metà della popolazione ha radici indigene. Le nove donne che attualmente fanno parte del gruppo indossano le polleras solo per andare in skate. Abbinate a scarpe da ginnastica, queste gonne simboleggiano la scelta di non privarsi della loro cultura e, attraverso questa pratica, veicolano così il loro messaggio di inclusione e accettazione della diversità. Questa mostra gratuita alla galleria Golfes è resa possibile grazie alla collaborazione tra l’International Photography Festival Association (IPFA) e la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (Italia).

Transylvania: Built on Grass

Lungo il corso dei secoli, piccoli villaggi in Transilvania hanno conservato i loro prati per raccoglierne la paglia, allevato vacche e portato avanti fattorie di sussistenza. La favola agraria che è estinta nell’Europa occidentale esiste ancora qui in scene bucoliche, dove giovani ragazzi imparano a tagliare e raccogliere la paglia a mano, dove tutte le donne del villaggio sono bravissime nel tes sere, e tutti gli uomini riescono a costruire una casa dal  niente - con migliaia di tegole in legno tagliate a mano  sul tetto. In questo mondo antico, definito da sistemi di  credenza tradizionali e dal rispetto per l’ambiente, non si cammina su un prato di erba alta prima di tagliarla,  le vacche e i cavalli trovano la via di casa lungo sentieri  fangosi del villaggio e l’acqua del fiume serve per il mulino, il lavaggio e la distillazione di alcool. Questa mostra gratuita alla galleria Golfes è resa possibile grazie alla collaborazione tra l’International Photography Festival Association (IPFA) e la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (Italia).

Rena Effendi - Transylvania - The whole Borca family.jpg

Mostre passate

15 maggio al 27 luglio 2025

Génesis: Fotografía de un Futuro Alternativo

Una mostra fotografica di fantascienza nata dall'incontro creativo tra due artigiani dell'immagine all'interno della comunità Foto Experimental. Insieme, Sibux e Jordi Bofill Cunillera immaginano un futuro distopico, in cui la società sopravvive ai margini dell'alta tecnologia e con risorse limitate. In questo scenario, le comunità fotografiche giocano un ruolo fondamentale, riunendo fotografi, chimici, scienziati, artisti e difensori dell'ambiente. Insieme, recuperano antichi processi fotografici, utilizzando la luce solare per stampare su superfici vegetali, creando oggetti fotosensibili a partire da prodotti naturali e riadattando macchine fotografiche meccaniche.

La mostra presenta quattro tecniche fotografiche che catturano l’essenza della luce e la sua relazione con l’ambiente: Cianotipie, Antotipie e Clorotipie realizzate da Sibux, e Solarigrafie istantanee realizzate con lente da JB Cunillera.

Una mostra che invita a riflettere sul futuro dell'immagine, sulla resilienza creativa e sul legame tra arte, scienza e natura.

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