Pavlovka Pinhole Fest

Pavlovka Pinhole Fest è un festival di fotografie create senza obiettivo.

Dal 2017, la Pavlovka ArtGallery organizza ogni anno il Pavlovka Pinhole Fest. È un festival di fotografia stenopeica a cui partecipano autori provenienti da quasi tutti gli angoli del mondo.

L’obiettivo è unire i fotografi del mondo che utilizzano nella loro opera un’antica tradizione fotografica. È l’unico festival ucraino che presenta al grande pubblico i risultati della comunità internazionale della fotografia stenopeica.

Le peculiarità nazionali vengono esplorate e si creano contatti interculturali attraverso il prisma dello stenopeico.

Il festival diffonde il movimento stenopeico in Ucraina e all’estero, presenta questo fenomeno culturale al pubblico, offre agli artisti l’opportunità di condividere i loro lavori e coinvolge i giovani nella fotografia.

Nel 2018 la Settimana del pinhole polacca e la Settimana del pinhole ungherese, nel 2019 quella lituana e bielorussa, si sono svolte come parte del festival, durante le quali è stata analizzata l’influenza delle peculiarità nazionali e mentali sul lavoro degli artisti.

Nel 2020 il festival si è svolto con il tema “L’amore ai tempi del colera”. Utilizzando la fotografia come strumento di realismo magico, abbiamo esplorato le complessità tra l’amore e la transitorietà dell’essere, intrecciate con la distorsione del tempo o persino il suo crollo. Abbiamo invitato gli autori a sollevare il velo e, attraverso un foro stenopeico, mostrare ciò che per loro era più importante.

Nel 2022 la Pavlovka ArtGallery ha continuato la serie di festival su temi esistenziali. Il tema del Pavlovka Pinhole Fest 2022 è stato “Io, costruttore di ponti”. La domanda principale del festival, in relazione agli eventi bellici in Ucraina, era: “Chi sono io nella guerra?”. Attraverso lo stenopeico e altre tecniche alternative, autori da tutto il mondo hanno riflettuto su questo tema.

Nello stesso anno è stata aggiunta una sezione di fotografia alternativa: fotografie analogiche realizzate con fotocamere e/o obiettivi artigianali; fotografie stampate con tecniche alternative (cianotipia, gomma bicromata, litostampa, ecc.) e anche quelle realizzate senza fotocamera (lumenprint, chimigrammi, ecc.).

Nel 2023 abbiamo esplorato il tema del riflesso del mondo interiore ed esteriore. Questo è stato il messaggio principale di “Lo Specchio”, e nel 2024 quello dell’esistenza umana in un determinato habitat. Nel 2025 ci siamo interessati alle forme della memoria, sia collettiva che individuale.

In otto anni più di 100 fotografi provenienti da quasi 50 paesi hanno partecipato al festival.