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Toma Hurduc

Romania

Biografia

Toma Hurduc (n. 2001, Romania) è un fotografo documentarista che attualmente lavora a Bucarest. La sua attenzione si è inizialmente concentrata sulla rappresentazione delle comunità e dei movimenti underground locali, con i quali sente un forte legame. Oggi le sue narrazioni si costruiscono spesso a partire dall’esperienza personale e dal rapporto con il soggetto; per questo la verità fattuale si intreccia frequentemente con una verità meta, immaginativa, con l’obiettivo di mettere in discussione la percezione umana della realtà, la paura, l’ansia, l’effimero e la costruzione della memoria.

Con una laurea in Cinematografia presso l’Università Nazionale di Teatro e Cinema I. L. Caragiale e attualmente iscritto a un Master in Studi Visivi e Sociali presso l’Università Nazionale di Studi Politici e di Amministrazione Pubblica, Toma è molto interessato alla formazione delle immagini e alle loro implicazioni sociali. Sceglie di lavorare regolarmente con tecniche analogiche e con diversi metodi di stampa e presentazione, sostenendo il proprio concetto artistico con un approccio pratico e partecipativo, concependo la fotografia come uno scambio costante con il mondo circostante.

Il lavoro di Toma è stato esposto sia collettivamente sia in mostre personali in Romania (Centrul de Resurse în Fotografie, Museo d’Arte di Cluj Napoca, Common House, Piua Studio), in Francia (IKEA+, 28 Rue de Lappe, Parigi), in Inghilterra (Photo London 2025), in Norvegia (Nitja Centre for Contemporary Art), e ha preso parte a numerosi programmi di mentorship, l’ultimo dei quali con Annie Leibovitz. Le sue immagini sono state pubblicate da Scena9 e Press One.

Toma Hurduc (n. 2001, Romania) è un fotografo documentarista che attualmente lavora a Bucarest. La sua attenzione si è inizialmente concentrata sulla rappresentazione delle comunità e dei movimenti underground locali, con i quali sente un forte legame. Oggi le sue narrazioni si costruiscono spesso a partire dall’esperienza personale e dal rapporto con il soggetto; per questo la verità fattuale si intreccia frequentemente con una verità meta, immaginativa, con l’obiettivo di mettere in discussione la percezione umana della realtà, la paura, l’ansia, l’effimero e la costruzione della memoria.

Con una laurea in Cinematografia presso l’Università Nazionale di Teatro e Cinema I. L. Caragiale e attualmente iscritto a un Master in Studi Visivi e Sociali presso l’Università Nazionale di Studi Politici e di Amministrazione Pubblica, Toma è molto interessato alla formazione delle immagini e alle loro implicazioni sociali. Sceglie di lavorare regolarmente con tecniche analogiche e con diversi metodi di stampa e presentazione, sostenendo il proprio concetto artistico con un approccio pratico e partecipativo, concependo la fotografia come uno scambio costante con il mondo circostante.

Il lavoro di Toma è stato esposto sia collettivamente sia in mostre personali in Romania (Centrul de Resurse în Fotografie, Museo d’Arte di Cluj Napoca, Common House, Piua Studio), in Francia (IKEA+, 28 Rue de Lappe, Parigi), in Inghilterra (Photo London 2025), in Norvegia (Nitja Centre for Contemporary Art), e ha preso parte a numerosi programmi di mentorship, l’ultimo dei quali con Annie Leibovitz. Le sue immagini sono state pubblicate da Scena9 e Press One.

Progetto

Il progetto in corso di Toma Hurduc, Two Suns, delinea l’immagine di persone talmente perse nel caos del loro ambiente che l’apocalisse avanza inosservata. La sua rappresentazione del paesaggio urbano mette in evidenza come gli individui vengano nutriti da un flusso costante di immagini e realtà distorte, facendo sembrare la fine inevitabile anche in assenza di segnali chiari.

Il progetto si concentra su questioni socio-economiche nei paesi balcanici, catturando il concetto di “solitudine affollata” nel mezzo della vita urbana caotica, infondendo al tempo stesso un senso latente di apocalisse. Ha iniziato a fotografare per questo progetto nel 2023, documentando Albania, Romania, Grecia e Repubblica di Moldavia, rappresentando questa esperienza di vita localmente universale, come immaginata pochi istanti prima che accada qualcosa di disastroso.

Festivals Collaborations

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